San Valentino: la pasta fa bene al cuore

In occasione di San Valentino, vi raccontiamo i benefici della pasta sulla salute cardiaca e perché il suo impatto positivo sull’organismo è un atto di amore verso sé stessi e verso le persone che amiamo.

Due cuori (in salute) e un piatto di pasta 

San Valentino è sempre un’ottima occasione per regalarsi una bella cena romantica con il proprio partner. Piatto che non può mancare? La pasta. Non è solo buona, ma fa bene e non fa ingrassare. Anche grazie al consumo di pasta, l’Italia è il Paese più longevo d’Europa con la minore incidenza europea di malattie cardiovascolari. Sono infatti diversi gli studi scientifici che confermano quanto faccia bene alla nostra salute e al nostro cuore consumare pasta e cereali. Vogliamo ribadire quanti benefici abbiamo per la salute del cuore nel mangiare pasta e carboidrati e prediligere la dieta mediterranea per un corretto stile di vita. Consumare 80 grammi di cereali integrali al giorno, come pasta o pane, infatti, riduce il rischio di infarto del 21%. Il cereale più protettivo è l’avena perché contiene alte percentuali di betaglucano, una fibra che ha un’elevata capacità di ridurre il colesterolo a tavola. Ulteriore conferma testimoniata dagli studi dell’Università Federico II di Napoli che hanno ideato una pasta a base di estratti di Taurisolo, ricco in resveratrolo. Gli studiosi hanno notato che su 150 soggetti esaminati gli effetti della nuova pasta sono stati molto positivi sulla salute cardiovascolare: il taurisolo consente il ripristino della normale funzionalità, riduce le ostruzioni vascolari e mantiene integri i vasi sanguigni.

Amica di cuore, intestino e umore

Consumare la pasta fa bene anche all’intestino, ma bisogna stare attenti alla cottura: dovrebbe essere infatti cotta sempre al dente, in quanto nella pasta al dente l’amido è trattenuto nella rete proteica del glutine e quindi viene assimilato più lentamente, evitando che si verifichino gonfiori addominali. Inoltre, se la pasta cotta al dente è condita o associata alle verdure soprattutto quelle amare, offre ancora più benefici per chi soffre di disturbi intestinali, e riduce la ritenzione idrica. La pasta, inoltre, contribuisce al buon umore e il motivo è tutto nel cervello: un buon piatto di pasta non è solo re della tavola e una gratificazione per il palato che fa bene alla convivialità ma anche un alimento che stimola le endorfine, anche definite “ormoni della felicità”. Se mangiata di sera aiuta persino il rilassamento notturno: nella pasta si trovano infatti triptofano e vitamina b per il relax di mente e corpo, per cui è una scelta ottima per la cena, specie se siamo stressati, se soffriamo d’insonnia o se lamentiamo disturbi di sindrome premestruale.