Spaghetti, un’icona oltre il formato

Arabi di nascita, italiani d’azione, internazionali per vocazione tutto quello che c’è da sapere sugli spaghetti, icona amata in tutto il mondo.

Genesi di un’icona mondiale – Le origini degli spaghetti, formato di pasta per eccellenza, affondano nelle origini stesse della pasta secca e si intrecciano nella cultura araba del IX secolo, per poi riemergere in documenti che rimandano alla Sicilia, alla Sardegna e alla Liguria nel corso dei secoli XII, XIII e XIV.

Definiti Tria, o Itriyya in Sicilia, Fidelini in Liguria (dall’arabo fidaws), chiamati anche maccheroni (alla siciliana, alla genovese) nel corso del Medioevo, danno vita a una vera e propria professione quando, già definiti Vermicelli, si costituiscono le varie “Arti dei Vermicellari” in molte città italiane.

Da Napoli alla conquista delle Americhe – E se esistono molte testimonianze della loro produzione e consumo tra il Duecento e il Quattrocento – da Genova, Roma, Bari -, è Napoli ad eleggerli a simbolo dell’amore per la pasta nella città più pastaiola del mondo. Fino a metà Ottocento i “lazzaroni” facevano “delle dita vorchetta” e li mangiavano per le strade, costituendo una delle principali attrattive locali per i turisti stranieri impegnati nel Grand Tour. Mentre a Gragnano e Torre Annunziata vengono prodotti in quantità sempre crescenti e cominciano a prendere la strada dell’estero dentro cassette in legno con sopra l’immagine di Pulcinella, che imita i lazzaroni mangiandoli con le mani e mettendoli in tasca (immagine ripresa da Totò in “Miseria e nobiltà”).

Nel Novecento gli spaghetti invadono l’Italia nelle valigie degli emigranti. Poi, sempre seguendo la rotta di povertà e dignità degli espatriati, raggiungono anche le Americhe. Trasformando gli Stati Uniti prima nel principale importatore di pasta italiana e poi in uno dei principali produttori mondiali di questo alimento.

L’origine del nome – Le prime testimonianze nazionali del termine “Spaghetti” le troviamo in un poemetto di Viviani del 1824 e nel Vocabolario domestico (1959) del Carena. Gli spaghetti, il formato di pasta più amato dagli italiani, vengono chiamati anche Vermicelli (usato soprattutto nel meridione), Fidelini e Maccheroni.

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