Pasta&Ricerca: svelati i 3 “stadi” degli spaghetti

Sono tra i formati di pasta più amati dagli italiani e protagonisti di scene diventate un cult in moltissimi film. Vi siete mai chiesti come fa uno spaghetto a cambiare forma in cottura?

I 3 “stadi” degli spaghetti – Il cibo è da sempre oggetto di studi scientifici, l’ultima ricerca a tema pasta riguarda gli spaghetti, tra i formati di pasta più amati dagli italiani.

I ricercatori dell’Università della California hanno osservato come, immergendo uno spaghetto in una pentola con acqua bollente, il filo di pasta inizi a incurvarsi, per poi affondare lentamente sul fondo, dove si arrotola su se stesso. Gli studiosi hanno così identificato 3 “stadi” dello spaghetto in cottura: incurvato, depositato, e arrotolato.

Lo studio – Ma cosa spinge il singolo filo di pasta a cambiare forma? Innanzitutto incide la gravità: quando caliamo gli spaghetti in acqua bollente, progressivamente assorbono più acqua, diventano “molto più geometricamente complessi rispetto al loro stato iniziale”. In questo modo gli spaghetti passano da materiale rigido a materiale viscoelastico, ed è questo cambiamento che rende il filo di pasta capace di curvarsi e deformarsi in modo permanente senza rompersi.

Questo studio potrebbe essere applicato anche ad altri formati di pasta e avere interessanti risvolti pratici, soprattutto nel campo dell’alimentazione e nella produzione alimentare.

 

Fonti: GQ