Pasta, ecco come non sprecare e recuperare l’acqua di cottura

Un recente studio afferma che ogni italiano consuma al giorno oltre 6.000 litri di acqua, superiore del 25% rispetto alla media europea e del 66% rispetto a quella mondiale (dati BCFN).

E sebbene la pasta sia uno degli alimenti dall’impatto ecologico più basso – basti pensare che un pastificio per produrre un chilo di pasta usa non più di 3 litri d’acqua – anche noi pasta lover possiamo fare la nostra parte nella lotta allo spreco con piccoli accorgimenti. In occasione della Giornata mondiale dell’acqua ecco qualche consiglio utile per non sprecare questo prezioso elemento, anche quando prepariamo un piatto di pasta:

  • Solo la quantità necessaria – Sembrerebbe un consiglio banale ma il modo migliore per non sprecare acqua per la cottura è di utilizzare solo quella realmente necessaria: in media 1 litro per 100 grammi di pasta, ma se è corta ne serve il 30% in meno (700 ml).
  • Riutilizzare l’acqua di cottura per gli impasti di pane e pizza. L’acqua è un elemento fondamentale degli impasti di tutti i lieviti e grazie alla presenza degli amidi persi dalla pasta, si ottiene un preparato molto più soffice. L’importante è diluirla un po’ trattandosi di acqua già salata.
  •  Pulitura green –  L’acqua di bollitura della pasta può essere inoltre riutilizzata per lavare i piatti: se versata ancora calda su pentole e padelle aiuta a rimuovere le incrostazioni prima ancora di usare la spugna; se poi si aggiunge anche un po’ di detersivo si eviterà il più classico degli sprechi: l’acqua che scorre dal rubinetto.