Pasta alternativa: i metodi di cottura che forse non conosci

Abbiamo già avuto modo di raccontarvi i segreti per preparare al meglio un piatto di pasta, dai tempi di ebollizione alla giusta quantità di sale, ma oggi vi parliamo invece dei tanti metodi, più o meno originali, con cui cuocere la pasta. Dalla cottura passiva alla pentola a pressione, i metodi alternativi di cottura della pasta non finiscono mai di stupirci e, sulla scia dei grandi chef, prendono piede metodi originali e curiosi in una prospettiva di risparmio e sostenibilità ambientale che ha coinvolto persino la “first lady of food” Michelle Obama…Ecco almeno 5 metodi alternativi, o quasi, tutti da provare!

Con pentola a pressione – Quando scienza e arte si incontrano nascono i piatti più gustosi e creativi, amici della linea e dell’ambiente. È il caso dei celebri spaghetti pomodoro e spinaci, suggeriti da Davide Scabin e dalla first lady, cotti in pentola a pressione con 1/8 del sale normalmente utilizzato, meno acqua, meno spreco di gas e soprattutto niente grassi.

Cottura passiva –  Altro metodo da sperimentare è la cottura passiva che evita la dispersione di amido e glutine e consiste nel buttare la pasta nell’acqua bollente, far bollire per pochi minuti (2-4 al massimo), spegnere il fuoco, coprire e far rimanere la pasta nell’acqua per il tempo scritto sulla confezione. Al contrario la cottura per infusione che ha lo scopo di convertire l’amido in una forma digeribile schematizzando il processo di cottura in tre fasi: assorbimento dell’acqua, rigonfiamento dell’amido e sua gelatinizzazione a temperatura 70-75°C.

Cottura espressa –Per gli amanti della pasta al dente c’è la cottura espressa che prevede la mescolazione di tanto in tanto seguendo i tempi indicati, scolando la pasta un minuto prima e completando la cottura in padella insieme al condimento. Un classico gourmet.

Cottura “risottata” – Si prepara velocemente, in un’unica pentola aggiungendo la pasta direttamente nel sugo o nel suo condimento. La cottura della pasta “risottata” avviene aggiungendo a poco a poco i liquidi e mescolando proprio come si farebbe con un risotto. Il risultato sarà un piatto ben amalgamato e saporito.

Doppia cottura – E per finire c’è la doppia cottura: due o tre ore prima del servizio cuocere la pasta per la metà del tempo indicato, scolare la pasta in una teglia aggiungendo un filo di olio, raffreddare la pasta in un abbattitore di temperatura e conservarla in frigorifero (0-3°C), coprendo la teglia. Allʼoccorrenza rinvenire la pasta per 30-60 secondi in acqua bollente e servire.