Giornata mondiale della felicità: la pasta fa bene e rende felici

È buona, non fa ingrassare e rende felici. In occasione della giornata mondiale della felicità ecco perché mangiare la pasta ci mette di buon umore

Fa bene all’umore – La pasta può contribuire al buon umore e il motivo è tutto nel cervello. Un buon piatto di pasta non è solo re della tavola e una gratificazione per il palato che fa bene alla convivialità ma anche un alimento che stimola le endorfine, anche definite “ormoni della felicità”. A sostenerlo le evidenze scientifiche e gli esperti che ci spiegano qual è il meccanismo alla base della soddisfazione e del benessere psico-fisico che si raggiunge dopo aver consumato un ottimo piatto di spaghetti al pomodoro o una golosa carbonara.

La risposta è nei carboidrati – I carboidrati, afferma il prof. Piretta – nutrizionista gastroenterologo e docente dell’Università Campus Bio-Medico di Roma –  sono delle molecole fatte di zucchero, quindi lo zucchero assunto dal nostro intestino e arrivato al cervello determina questa sensazione di benessere. Nel tratto intestinale ci sono dei recettori del gusto che agiscono anche sul sistema nervoso centrale attraverso dei meccanismi ormonali e neuro-ormonali che ci danno una memoria dell’assunzione dello zucchero. Quando si mangiano carboidrati (ma anche cioccolato e mandorle) quindi si stimolano le endorfine che trasmettono una sensazione di benessere.

We love pasta – E se poi aggiungiamo che la pasta è anche una componente chiave di molti modelli alimentari tradizionali, come la dieta mediterranea e contribuisce a prevenire e a rallentare lo sviluppo di gravi malattie croniche, e che è un alimento cardine di chi fa sport e vuole tenersi in forma, come conferma la comunità scientifica internazionale, e noi pasta lover non possiamo che esserne felici.

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