Dieta mediterranea per difendere il cuore e combattere il diabete

La dieta mediterranea è da sempre tra i modelli alimentari più apprezzati da esperti e nutrizionisti in tutto il mondo

Fa bene alla salute – Secondo US News & World Report, specializzato nella redazione di classifiche e consigli per i consumatori, la dieta mediterranea è la migliore al mondo. La dieta mediterranea, per il secondo anno consecutivo, si trova sul podio della classifica a scapito di diete come la DASH basata sull’aumento del consumo di potassio, calcio, fibre e proteine con invece un minimo utilizzo del sale da cucina, o la flexitariana, adottata da molte celebrità e basata su una dieta di fondo vegetariana ma, appunto, flessibile. Lo studio americano conferma che la dieta mediterranea, a differenza di altri regimi alimentari, contribuisce a migliorare la longevità, scongiurare malattie come il diabete e problemi di cuore.

Carboidrati semplici e complessi – Perché scegliere la dieta mediterranea? Il Modello alimentare Mediterraneo – spiega Pietro A. Migliaccio, medico nutrizionista, specialista in Gastroenterologia e Presidente della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione (S.I.S.A.) – consente di raggiungere le percentuali ottimali tra i vari nutrienti energetici. Una dieta corretta ed equilibrata, infatti, deve apportare il 45-60% delle calorie totali giornaliere provenienti dai carboidrati. Di queste calorie il 10% deve essere rappresentato da carboidrati semplici; non più del 30% delle calorie deve provenire dai grassi e la restante quota del 12-15% dalle proteine. I cereali, in particolare la pasta ed il pane, che fanno parte della tradizione mediterranea, sono una fonte privilegiata di carboidrati complessi (amido) che consentono di soddisfare il fabbisogno giornaliero in carboidrati dell’organismo umano, in particolare del cervello. La pasta fa parte della nostra cultura e delle nostre abitudini. È un caposaldo della Dieta Mediterranea, tanto da essere stata proclamata il 16 novembre 2010 dall’UNESCO “patrimonio immateriale dell’umanità”.

 

Altre fonti: US News & World Report, Il Messaggero