Dieta mediterranea? Alleata del girovita

Girovita ampio, pressione e glicemia alte o trigliceridi elevati: i sintomi che si associano alla Sindrome Metabolica sono tutti campanelli di allarme che, se si manifestano simultaneamente, indicano l’approssimarsi di una situazione clinica ad alto rischio cardiovascolare. E come sempre prevenire è meglio che curare. Oltre a un costante monitoraggio del nostro stato di salute, un ottimo rimedio contro i rischi e l’insorgenza di patologie arriva dalla buona tavola, in particolar modo, dalla Dieta Mediterranea. A dimostrarlo è una ricerca recentemente pubblicata sul Journal of the American College of Cardiology.

Dieta Mediterranea? Vince 5-0 – Un team di scienziati italiani e greci ha analizzato 50 studi sulla dieta mediterranea coinvolgendo oltre mezzo milione di persone. I ricercatori hanno scoperto che seguire la dieta mediterranea migliora tutti e cinque i fattori di rischio (pressione alta, glicemia alta, ampio girovita, colesterolo HDL basso, trigliceridi elevati.), riducendo, nel complesso, il rischio di sindrome metabolica. Questo modello alimentare, ha concluso lo studio, può essere facilmente adottato da ogni popolazione e cultura, previene efficacemente la sindrome metabolica e i disturbi a essa correlati.

Carboidrati complessi? Sì, grazie – Il Modello alimentare Mediterraneo, ha spiegato inoltre Pietro A. Migliaccio, medico nutrizionista, specialista in Gastroenterologia e Presidente della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione (S.I.S.A.), consente di raggiungere le percentuali ottimali tra i vari nutrienti energetici. Una dieta corretta ed equilibrata, infatti, deve apportare il 45-60% delle calorie totali giornaliere provenienti dai carboidrati. Di queste calorie il 10% deve essere rappresentato da carboidrati semplici; non più del 30% delle calorie deve provenire dai grassi e la restante quota del 12-15% dalle proteine. I cereali, in particolare la pasta ed il pane, che fanno parte della tradizione mediterranea, sono una fonte privilegiata di carboidrati complessi (amido) che consentono di soddisfare il fabbisogno giornaliero in carboidrati dell’organismo umano, in particolare del cervello. La pasta fa parte della nostra cultura e delle nostre abitudini. È un caposaldo della Dieta Mediterranea, tanto da essere stata proclamata il 16 novembre 2010 dall’UNESCO “patrimonio immateriale dell’umanità”.

Fonte: Journal of American College of Nutrition, agosto 2009: 28 Suppl: 439S-445S.